Lasciarci le penne
Se volessimo indicare le opere di Mozart più meritevoli del nobile marchio dell’inconfondibilità, il primo posto spetterebbe senz’altro, a pari merito, ai capolavori teatrali del decennio conclusivo della sua vita- quelli compresi fra Idomeneo re di Creta e Il flauto magico – e ai suoi concerti per pianoforte e orchestra.
Quartetto d’archi Gradus
Tra le formazioni che sono più rappresentative della cosiddetta musica da camera, il quartetto d’archi occupa sicuramente un posto d’onore. I quattro strumenti (due violini, una viola, un violoncello) e il dialogo che tra essi si instaura hanno sempre affascinato i grandi del passato e del presente.
Ma c’è di più, ovviamente.
SQUILLI D’AURORA NELLA SELVA OSCURA
Luci ed ombre di suoni rimpianti e di parole lette. Pochi luoghi della letteratura pianistica classica detengono il potere acusticamente seduttivo delle battute corrispondenti all’inizio del movimento finale della “Waldstein” di Beethoven. I suoni cristallini di un Rondò che sfugge al controllo “filosofico” di un’introduzione rapsodicamente lenta e meditativa fanno…
Matinée 8 – Salotto Discacciati
Primo appuntamento del 2020 avrà come protagonista Saverio Alfieri al pianoforte e Sidorella Cuedari al violino che eseguiranno brani di W.A. Mozaer e L.v. Beethoven. La guida all’ascolto sarà curata dal Prof. Danilo Faravelli, noto musicologo sestese, da anni attivo sui fronti dell’educazione, della divulgazione e della critica musicale.
Leggete la Tempesta di Shakespeare!
Un’ode alla fratellanza universale La rassegna musicale “Les Sarabandistes” propone per il quarto appuntamento dell’anno 2018 un’indagine dell’universo artistico e umano di Ludwig van Beethoven: il suo invito “LEGGETE LA TEMPESTA DI SHAKESPEARE!” (esternato in risposta all’allievo Schindler che chiedeva una chiave d’interpretazione della celebre Sonata Op. 31, N. 2,…