Il caffè è un piacere, un rito quotidiano, una pausa, ma è stato ed è un luogo culturale in cui approfondire storie e protagonisti di ieri e di oggi. Anche se la pandemia ci sta isolando, PalinSesto prova a ristabilire un legame, cerca di aprire una finestra che vada oltre questo mondo strano e sospeso che stiamo attraversando a causa del coronavirus e delle scelte sanitarie e politiche.
Non possiamo ritrovarci e partecipare ad eventi in presenza fisica, sciamare per la città per soddisfare la nostra sete di conoscenza e svago? Possiamo però sederci comodi davanti a un monitor e guardare un video. Che lo spettacolo continui, che festa sia, lo stesso. Noi di PalinSesto ci siamo…
Il primo appuntamento del “Caffè” è con Omar Al Deek che esegue al pianoforte il primo movimento della Sonata in Mi Bemolle maggiore Op.7 di L.V. Beethoven.
La guida all’ascolto, a cura di Stefano Barisani, è narrata dalla voce di Costanza Faravelli.
Pianoforte
Omar Al Deek
Voce Narrante
Costanza Faravelli
Guida all’ascolto a cura di
Stefano Barisani
Voce Narrante
Costanza Faravelli
Pianoforte
Omar Al Deek
Guida all’ascolto a cura di
Stefano Barisani
Omar Al Deek, nato a Milano nel 1996, comincia gli studi musicali a 14 anni con i maestri I. Oliva (flautista e sassofonista) con cui studia teoria e solfeggio e P. Venezia (pianista e compositore) con cui studia pianoforte. Tre anni dopo viene accettato al Conservatorio G. Verdi nella classe del Maestro Marina De Cesare.
In questo periodo studia inoltre con i maestri B. Campodonico ed E. Cazzaniga.
Sempre durante questo periodo suona e si esibisce sotto la direzione -tra gli altri- del Maestro Stefano Miceli, (pianista e direttore d’orchestra affermatosi a livello internazionale) con l’orchestra giovanile milanese ICM.
Nel 2016 è chiamato a suonare per una produzione teatrale della compagnia Gli Alchimisti, nell’ambito di un progetto in collaborazione con il liceo Erasmo da Rotterdam
Nel 2017 è chiamato ad incidere alcune basi per una produzione teatrale Sestese.
In seguito ad una interruzione di 3 anni del percorso di studio, riprende a studiare nell’ottobre del 2018 con il Maestro Angelo Lunghi (pianista, organista, compositore e didatta) che lo segue in un percorso di approfondimento tecnico e di repertorio, riprendendo l’attività concertistica.
Oltre al percorso musicale affronta parallelamente studi teatrali.
Si avvicina al teatro con il giovane regista L. M. Travaglia con cui partecipa a tre spettacoli di teatro musicale fra il 2013 e il 2015. Nel 2016 inizia a studiare con il Maestro Mirko Lanfredini con cui approfondisce principalmente il percorso di recitazione e dizione. Fra il 2017 e il 2019 prende parte a nove spettacoli, di cui uno in veste di regista. Nel 2017 frequenta il corso di biomeccanica teatrale del Maestro C. M. Paternò, allievo del Maestro Bogdanov, erede di Mejerchol’d nell’ambito della biomeccanica.
Costanza Faravelli si è diplomata al Liceo Classico Carducci di Milano e nell’a.a. 2014/2015 ha conseguito la laurea magistrale in Scienze Filosofiche presso l’Università Statale di Milano.
Dal luglio 2015 al giugno 2016 ha svolto il Servizio Civile presso l’ente educativo “GiocheriaLaboratori” di Sesto San Giovanni.
La passione per l’infanzia e, più in generale, per il valore dell’educazione l’ha portata negli ultimi due anni ad approfondire il modulo Philosophy for Children, frequentando corsi di formazione in Italia e all’estero e svolgendo laboratori in alcune classi di scuola primaria.
Dal 2010 ad oggi ha svolto il ruolo di lettrice e animatrice teatrale in diversi spettacoli di carattere didattico/musicale per bambini e ragazzi. In particolare, collabora da tempo con la Filarmonica Paganelli di Cinisello Balsamo, con la quale ha realizzato “Musica e Parole per non dimenticare” e “Il Silenzio non è d’oro, ma neppure nero nero” per la rassegna Crescendo in Musica de LaVerdi di Milano.
Dal novembre 2016 è volontaria per il progetto BookSound, i libri alzano la voce ideato dalla casa editrice Marcos y Marcos e volto a promuovere nelle scuole di vario ordine e grado laboratori di lettura ad alta voce.
Stefano Barisani, nato a Monza nel 1953, opera attivamente sui fronti dell’educazione, della divulgazione e della ricerca musicale.
Affianca da anni l’attività di docente nella scuola secondaria inferiore a quella di conferenziere, organizzando e tenendo personalmente cicli di incontri di Cultura dell’Ascolto su temi concordati con circoli e associazioni di appassionati musicofili oppure correlati alla programmazione delle stagioni concertistiche e operistiche soprattutto di Milano. Suoi contributi scientifici sono stati commissionati e presentati in occasione di convegni internazionali realizzati dall’Associazione “Mozart Italia” di Rovereto (TN). Recentemente, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda lo ha invitato a prendere la parola sul tema “L’italiano: lingua abitata e prediletta dalla musica” a beneficio di un uditorio di professori e studenti della storica Università di Tubinga.
Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni di contenuto storico-musicale e musicologico (opere in volume, saggi su riviste di settore, articoli su periodici, booklets di CD…).
Dopo aver fatto parte per anni del Comitato Scientifico del Festival Internazionale “Wolfgang Amadeus Mozart a Rovereto” (Rovereto, TN), è musicologo di riferimento dell’Associazione Musicale “Kreisleriana” di Milano e del Festival “Estate Musicale di Piedicavallo” (Piedicavallo, BI) nonché stretto collaboratore, in ambito storico-critico, della GOG di Genova (“Giovine Orchestra Genovese”).
In aggiunta a quanto fin qui sintetizzato, è ideatore di progetti drammaturgici concepiti come rivisitazioni teatrali di fatti, figure e situazioni particolari della Storia della Musica. Per le messe in scena che da tali progetti sono sortite, si è valso della preziosa collaborazione di artisti di comprovato talento quali il regista Claudio Orlandini e gli attori Giulio Brogi, Nicola Olivieri, Milvia Marigliano e Francesca Corso.
Costanza Faravelli Ludwig van Beethoven Omar Al Deek Pianoforte Stefano Barisani
Buongiorno,
che piacevoe sorpresa trovarsi a distanza con a vostra magnifica iniziativa… non sono ancora riuscito a godermela fino in fondo (devo trovare il modo di collegare il tablet ad un impianto stereo decente -ma ha solo l’uscita bluetooth e usbC !) Complimenti!
Approfitto per sottolineare il cambio di identita’ del Professore: il curriculum, a grandi linee lo ricordavo, in nome… NO! 🙂
A bientot Valentino
Grazie, cercheremo di proporre più contributi possibili in questo periodo di lockdown.
Per quel che riguarda il “professore” non è un vero cambio di identità, diciamo che ogni tanto gira per i meandri del web usando degli pseudonimi 😀