Divagazioni di storia della musica
per appassionati di melodramma
Divagazioni di storia della musica per appassionati di melodramma
“Favole e sogni io fingo”. Il grande Pietro Metastasio, insuperato autore di libretti d’opera del Settecento, il secolo d’oro del teatro musicale, riassunse in questa semplice e quasi fanciullesca affermazione il senso del proprio eccellente lavoro letterario. Ma, al di là della meritata fama conquistata da questo singolo maestro della scrittura drammatica in versi, quale varietà di competenze artistiche ancor oggi riunisce e mette in moto ogni spettacolo costruito a partire da un copione destinato al canto? In quattro incontri fatti ruotare attorno a documenti audio e audio-video, i musicologi Danilo Faravelli e Francesco Gala ci avvicineranno ad alcuni aspetti poco noti della più formidabile e storicamente resistente delle macchine inventate della cultura occidentale per produrre divertimento attraverso l’incantevole controsenso di un mondo in cui si canta anziché parlare.
“Favole e sogni io fingo”. Il grande Pietro Metastasio, insuperato autore di libretti d’opera del Settecento, il secolo d’oro del teatro musicale, riassunse in questa semplice e quasi fanciullesca affermazione il senso del proprio eccellente lavoro letterario. Ma, al di là della meritata fama conquistata da questo singolo maestro della scrittura drammatica in versi, quale varietà di competenze artistiche ancor oggi riunisce e mette in moto ogni spettacolo costruito a partire da un copione destinato al canto? In quattro incontri fatti ruotare attorno a documenti audio e audio-video, i musicologi Danilo Faravelli e Francesco Gala ci avvicineranno ad alcuni aspetti poco noti della più formidabile e storicamente resistente delle macchine inventate della cultura occidentale per produrre divertimento attraverso l’incantevole controsenso di un mondo in cui si canta anziché parlare.
24 Marzo ore 20.30
PRIMA CHE S’ALZI IL SIPARIO
Sinfonie, ouvertures e preludi: l’arte di predisporre il melomane al più appropriato gradimento dell’opera
Capita di rado che uno spettacolo operistico si apra con una parte cantata senza un preambolo strumentale. Tradizione vuole che, prima che si alzi il sipario, l’orchestra cominci ad attirare il pubblico verso la magia della messa in scena “preparandogli il palato” con un brano puramente strumentale. Alle introduzioni di questo genere sono state date le denominazioni e le funzioni più svariate in quattro secoli di storia del melodramma. Noi cercheremo di orientarci all’interno di questo ampio assortimento di possibilità.
Sinfonie, ouvertures e preludi:
l’arte di predisporre il melomane al più appropriato gradimento dell’opera
Capita di rado che uno spettacolo operistico si apra con una parte cantata senza un preambolo strumentale. Tradizione vuole che, prima che si alzi il sipario, l’orchestra cominci ad attirare il pubblico verso la magia della messa in scena “preparandogli il palato” con un brano puramente strumentale. Alle introduzioni di questo genere sono state date le denominazioni e le funzioni più svariate in quattro secoli di storia del melodramma. Noi cercheremo di orientarci all’interno di questo ampio assortimento di possibilità.
24 Marzo
ore 20.30
a cura di Danilo Faravelli
Link Youtube
14 Aprile ore 20.30
SALOMONICO MOZART
Cantanti di grido e strumenti obbligati a confronto per il possesso della scena nelle opere di Mozart
Nelle opere di Mozart (e non solo nelle sue) capita spesso di imbattersi in brani (arie, canzoni, rondò…) nei quali il canto di un personaggio si impreziosisce dialogando con uno strumento emergente dall’orchestra, detto strumento obbligato. Talvolta il dialogo sconfina nell’aperta competizione ed è allora che il virtuosismo esibito da ciascuno dei due contendenti per la conquista del primo piano, per il cosiddetto “possesso della scena”, offre agli ascoltatori motivi di godimento ulteriori rispetto a quelli che già di per sé procura lo spettacolo.
Cantanti di grido e strumenti obbligati a confronto per il possesso della scena nelle opere di Mozart
Nelle opere di Mozart (e non solo nelle sue) capita spesso di imbattersi in brani (arie, canzoni, rondò…) nei quali il canto di un personaggio si impreziosisce dialogando con uno strumento emergente dall’orchestra, detto strumento obbligato. Talvolta il dialogo sconfina nell’aperta competizione ed è allora che il virtuosismo esibito da ciascuno dei due contendenti per la conquista del primo piano, per il cosiddetto “possesso della scena”, offre agli ascoltatori motivi di godimento ulteriori rispetto a quelli che già di per sé procura lo spettacolo.
14 Aprile
ore 20.30
a cura di Danilo Faravelli
Link Youtube
5 Maggio ore 20.30
CLARINETTI VERDI
Lo strumento a fiato fra personaggio e scena nelle opere verdiane
La serata propone la disamina di alcune pagine del repertorio verdiano nelle quali il clarinetto riveste compito musicale capace di catalizzare l’orecchio dell’ascoltatore. A cominciare da La traviata e da La forza del destino, saranno dunque presi in esame luoghi delle opere di Verdi nelle quali questo strumento a fiato – anche nella taglia maggiore – è convocato con finalità pure eminentemente drammaturgiche, indispensabili a quel raffinato stratega della scena che fu il compositore italiano.
Lo strumento a fiato fra personaggio e scena nelle opere verdiane
La serata propone la disamina di alcune pagine del repertorio verdiano nelle quali il clarinetto riveste compito musicale capace di catalizzare l’orecchio dell’ascoltatore. A cominciare da La traviata e da La forza del destino, saranno dunque presi in esame luoghi delle opere di Verdi nelle quali questo strumento a fiato – anche nella taglia maggiore – è convocato con finalità pure eminentemente drammaturgiche, indispensabili a quel raffinato stratega della scena che fu il compositore italiano.
5 Maggio
ore 20.30
a cura di Francesco Gala
Link Youtube
19 Maggio ore 20.30
EROTICI ED ERETICI
Da Cavalli a Puccini, l’opera tra sensualità e divieto
La carica erotica e sensuale propria della musica barocca offre lo spunto per avventurarsi lungo una traiettoria che muove dalla Venezia di Francesco Cavalli, con le sue mitologie antiche capaci di leggere il presente suo contemporaneo, sino a giungere poi al teatro di Rossini: sia quello in terra italiana che quello su suolo francese. Quali ostacoli – se ve ne furono – incontrarono lungo il proprio cammino librettisti e compositori che si compiacquero di scandali e mollezze? Il ruolo della censura e i limiti imposti dal “buon costume” saranno oggetto di conversazione non meno che la musica del più sensuale degli italiani: Giacomo Puccini.
Da Cavalli a Puccini, l’opera tra sensualità e divieto
La carica erotica e sensuale propria della musica barocca offre lo spunto per avventurarsi lungo una traiettoria che muove dalla Venezia di Francesco Cavalli, con le sue mitologie antiche capaci di leggere il presente suo contemporaneo, sino a giungere poi al teatro di Rossini: sia quello in terra italiana che quello su suolo francese. Quali ostacoli – se ve ne furono – incontrarono lungo il proprio cammino librettisti e compositori che si compiacquero di scandali e mollezze? Il ruolo della censura e i limiti imposti dal “buon costume” saranno oggetto di conversazione non meno che la musica del più sensuale degli italiani: Giacomo Puccini.
19 Maggio
ore 20.30
a cura di Francesco Gala
Link Youtube
Danilo Faravelli – (Monza,1953) opera attivamente sui fronti dell’educazione, della divulgazione e della ricerca musicale. Affianca da anni l’attività di docente nella scuola secondaria inferiore a quella di conferenziere, organizzando e tenendo personalmente cicli di incontri di Cultura dell’Ascolto su temi concordati con circoli e associazioni di appassionati musicofili oppure correlati alla programmazione delle stagioni concertistiche e operistiche, soprattutto di Milano. Suoi contributi scientifici sono stati commissionati e presentati in occasione di convegni internazionali realizzati dall’Associazione “Mozart Italia” di Rovereto (TN). Recentemente, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda lo ha invitato a prendere la parola sul tema “L’italiano: lingua abitata e prediletta dalla musica” a beneficio di un uditorio di professori e studenti della storica Università di Tubinga. Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni di contenuto storico-musicale e musicologico (opere in volume, saggi su riviste di settore, articoli su periodici, booklets di CD…). Dopo aver fatto parte per anni del Comitato Scientifico del Festival Internazionale “Wolfgang Amadeus Mozart a Rovereto” (Rovereto, TN), è musicologo di riferimento dell’Associazione Musicale “Kreisleriana” di Milano e del Festival “Estate Musicale di Piedicavallo” (Piedicavallo, BI) nonché stretto collaboratore, in ambito storico-critico, della GOG di Genova (“Giovine Orchestra Genovese”).
Danilo Faravelli – (Monza,1953) opera attivamente sui fronti dell’educazione, della divulgazione e della ricerca musicale. Affianca da anni l’attività di docente nella scuola secondaria inferiore a quella di conferenziere, organizzando e tenendo personalmente cicli di incontri di Cultura dell’Ascolto su temi concordati con circoli e associazioni di appassionati musicofili oppure correlati alla programmazione delle stagioni concertistiche e operistiche, soprattutto di Milano. Suoi contributi scientifici sono stati commissionati e presentati in occasione di convegni internazionali realizzati dall’Associazione “Mozart Italia” di Rovereto (TN). Recentemente, l’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda lo ha invitato a prendere la parola sul tema “L’italiano: lingua abitata e prediletta dalla musica” a beneficio di un uditorio di professori e studenti della storica Università di Tubinga. Ha al proprio attivo numerose pubblicazioni di contenuto storico-musicale e musicologico (opere in volume, saggi su riviste di settore, articoli su periodici, booklets di CD…). Dopo aver fatto parte per anni del Comitato Scientifico del Festival Internazionale “Wolfgang Amadeus Mozart a Rovereto” (Rovereto, TN), è musicologo di riferimento dell’Associazione Musicale “Kreisleriana” di Milano e del Festival “Estate Musicale di Piedicavallo” (Piedicavallo, BI) nonché stretto collaboratore, in ambito storico-critico, della GOG di Genova (“Giovine Orchestra Genovese”).
Francesco Gala – Storico della musica, ha collaborato a lungo con Classica HD (SKY 138), emittente per la quale ha realizzato documentari, programmi televisivi in veste d’autore e partecipato come esperto alle trasmissioni del canale. Ha lavorato e scritto, fra gli altri, per Teatro alla Scala, Società del Quartetto di Milano, Fondazione Arena di Verona, Skira Classica, Filarmonica della Scala, Corriere della Sera, La Stampa, Festival MITO SettembreMusica, AsLiCo, UNITEL, Carte di Cinema e Rifrazioni, dal cinema all’oltre. Relatore, conferenziere, è attivo anche sul fronte della divulgazione.
Francesco Gala – Storico della musica, ha collaborato a lungo con Classica HD (SKY 138), emittente per la quale ha realizzato documentari, programmi televisivi in veste d’autore e partecipato come esperto alle trasmissioni del canale. Ha lavorato e scritto, fra gli altri, per Teatro alla Scala, Società del Quartetto di Milano, Fondazione Arena di Verona, Skira Classica, Filarmonica della Scala, Corriere della Sera, La Stampa, Festival MITO SettembreMusica, AsLiCo, UNITEL, Carte di Cinema e Rifrazioni, dal cinema all’oltre. Relatore, conferenziere, è attivo anche sul fronte della divulgazione.
Ciclo di 4 videoconferenze organizzato nell’ambito delle attività dedicate al Gruppo Interesse Scala
Conferenza Danilo Faravelli Francesco Cavalli Francesco Gala Giacomo Puccini Giuseppe Verdi Ouvertures Preludi Strumenti obbligati Teatro d'Opera Teatro Musicale W.A. Mozart