La zampogna e l’organo raccoglieranno l’aria attorno a noi per animarla attraverso storia e leggende di popoli e luoghi d’Europa tra Medioevo, Rinascimento e Età moderna
A volte alcune parole, legate al tempo passato, racchiudono significati misteriosi e profondi tanto da conservare, anche ai nostri giorni, un sapore ed un fascino squisitamente antico.
Il nome ascaules (plurale: ascaulae) proviene dall’antica Grecia: ascos sta per sacco e aulos per canna ad ancia.
Le due parole si ricollegano agli strumenti musicali muniti di un otre, appartenenti alla categoria degli aerofoni a sacco. Si tratta di strumenti a fiato muniti di ance, con una o più canne sonore alimentate attraverso l’aria contenuta in un otre riempito dal suonatore.
Ecco spiegata la relazione parentale esistente tra gli strumenti che proponiamo nel nostro concerto “Otri di Suoni” : organo, cornamuse varie (tra cui la zampogna), fisarmonica, flauti. Quello che infatti potrebbe essere un accostamento insolito tra strumenti musicali appartenenti ad ambiti diversi tra loro (liturgico/colto – popolare/tradizionale) dimostra una comune origine storica ed organologica. Così come le cornamuse sono dotate di un otre che si riempie di aria per far suonare le canne melodiche, allo stesso modo gli organi sono dotati di un mantice che svolge la stessa funzione e permette alle canne sonore dello strumento di produrre suoni.
Il nostro concerto sarà quindi un viaggio musicale nel tempo che partirà dal Medioevo per proseguire con alcuni brani del repertorio rinascimentale, barocco e perfino contemporaneo, accompagnando l’ascoltatore alla scoperta di sonorità insolite ed accostamenti timbrici che avranno come denominatore comune gli aerofoni a sacco.
Vi aspettiamo Sabato 14 Gennaio 2017, ore 20.45 presso la Chiesa “Beato Giovanni Mazzucconi”
Via C. Marx, 450 – Sesto San Giovanni MI
Intero € 7,00
Ridotto € 5,00
Under 14 Ingresso Gratuito
Programma
- Tielman Susato
- Bassa Danza
- Rondeau
- dal Libre Vermell
- Stella Splendens
- Stella Splendens
- Hans Kotter
- Kochersperger Spanieler
- Pierre Phalèse
- Pavane Ferrarese
- Gigo occitano
- Aurore sand
- Andrea Gabrieli
- Canzon Ariosa
- Anonimo
- Pastorale tradizionale siciliana
- Pastorale tradizionale siciliana
- Francisco Correa De Arauxo
- Tiento y discurso de segundo tono
- Anonimo medievale
- Trotto
- Giorgio Mainerio
- Ballo Anglese
- Alfonso X el Sabio
- Santa Maria strela do dia
- Anonimo
- Volturno
- Padre Davide da Bergamo
- L’arrivo dei pastori al presepio e loro partenza dal medesimo suonando la zampogna
- Anonimo dalla corte di Ferrante D’Aragona, Duca di Calabris (XVI sec.)
- Dime roba dora que te merecì
- Anonimo medievale
- Danse Royales
- Ductia
- Palästinalied
Matteo Riboldi si è diplomato presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano in Organo sotto la guida di E. Frick Galliera (a pieni voti) ed in Pianoforte sotto quella di P. Bordoni (col massimo dei voti e lode). Nel 2010 ha altresì conseguito, col massimo dei voti, il Diploma quadriennale in Didattica della Musica presso il Conservatorio “G. Verdi” di Como. Perfezionatosi presso la Civica Scuola di Musica di Milano in Organo Barocco con L. Ghielmi ha seguito, presso la medesima scuola, il corso di Musica da Camera tenuto da L. Ghielmi e quello di Basso Continuo con E. Bellotti. Ha inoltre fatto parte della classe di Clavicembalo di L. Alvini.
Si è distinto, tra i premiati, nel 1997 al Concorso Organistico Nazionale “G. Spinelli” di Cassina Amata (MI), nel 1999 al Concorso Internazionale “Orgelfestival Fugato” di Bad Homburg (Germania), nel 2000 al Concorso Organistico Nazionale “Città di Viterbo” e nel 2001 al Concorso Organistico Internazionale “G. Callido” di Borca di Cadore (BL).
Si è esibito con successo in Italia, Svizzera, Austria, Olanda, Germania, Repubblica Ceca e Polonia tenendo numerosi concerti sia come solista che come strumentista d’assieme. Inoltre ha registrato per RAI, IRTEM Documenti, SONY, STRADIVARIUS, ARTS MUSIC, TRP Music e per le riviste AMADEUS e MUSICA E ASSEMBLEA.
Attualmente è Organista Titolare della Cappella Musicale del Duomo di Monza, dotata, dal 2003, di due nuovi organi realizzati da A. Metzler e G. Zanin. Dal 2006 svolge attività didattica presso le scuole secondarie di primo grado e, come docente di pianoforte e organo, dal 2013 presso la Fondazione Civica Scuola di Musica e Danza – Polo delle Arti – di Desio (MB).
Alberto Bertolotti si è diplomato in tromba presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano nella classe del M° Giuseppe Bodanza, prima tromba solista del “Teatro alla Scala” di Milano. Ha proseguito gli studi perfezionandosi in Svezia con il M° Bo Nilsson.
Ha collaborato con le seguenti formazioni orchestrali:
Orchestra “Giuseppe Verdi” (di Milano), Orchestra “Guido Cantelli” (di Milano), “Tactus Ensemble” (di MIlano), “Orchestra Milano Classica”, Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala, Orchestra del “Teatro alla Scala”, Orchestra del “Teatro San Carlo” (di Napoli), Orchestra Sinfonica Marchigiana.
Ha vinto il concorso come prima tromba nell’Orchestra del Teatro di Savona.
Ha collaborato, come musicista di scena, con il “Piccolo Teatro di MIlano” per la realizzazione del Faust di Goethe e l’Arlecchino servitore di due padroni di Goldoni con la regia di Giorgio Strehler. Ha frequentato i corsi di direzione d’orchestra a Firenze sotto la direzione del M° Piero Bellugi e nel 2001 fonda l’Orchestra da Camera “Ticinensis” di cui è stato direttore e con la quale si è dedicato allo studio di brani attinti dal repertorio musicale barocco.
Sempre dal 2001 si dedica allo studio di alcuni strumenti e repertori musicali popolari: in particolare della “zampogna a chiave molisana”. Con l’ausilio di questo strumento ha creato rapporti di collaborazione con formazioni corali (coro polifonico di Santa Giuletta / Musica Laudantes di Cesano Boscone) ed orchestrali (Orchestra dell’Università di Pavia “Camerata de’ Bardi”). Ha fatto parte del quintetto “Voltagabbana” col quale si è aggiudicato il primo premio al concorso Valtidone (sezione musica folk). Attualmente fa parte di alcune formazioni a duo come i “Poli Erranti” col cornista Martin Mayes, “Gli Ascaulae” con l’organista Matteo Riboldi. Collabora con l’Associazione per la musica antica “Silentiae Lunae” di Parma. Svolge attività didattica come docente di sostegno presso la Scuola Secondaria di Primo Grado di Torrevecchia Pia.
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